In un post su Facebook pochi giorni fa, il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha dichiarato che l’azienda sta concentrando i suoi sforzi di ricerca sull’IA per realizzare una “intelligenza artificiale generale” (AGI), un sistema IA in grado di eseguire qualsiasi compito intellettuale in maniera simile a quanto svolto da un essere umano in termini di qualità.

Per fare ciò, Meta sta fondendo due diversi team di ricerca sull’IA: FAIR, che si concentra sulla ricerca di base, e GenAI, che sviluppa prodotti basati sull’intelligenza artificiale per i consumatori. L’obiettivo è accelerare i progressi verso l’AGI e fornire più rapidamente innovazioni IA agli utenti delle app Meta, come WhatsApp e Facebook.

“L’AI generativa è solo l’inizio dobbiamo andare oltre con un AI Generale” -Mark Zuckerberg

Nel frattempo, con i suoi sforzi sul metaverso che procedono a rilento, la nuova spinta verso l’IA solleva domande su quali siano davvero le priorità strategiche di Meta (che dovrebbe essere il metaverso, dal cambio di nome compiuto solo due anni fa). Di fatto, Zuckerberg insiste sul fatto che Meta rimane concentrata sul metaverso, prevedendo un futuro in cui i mondi virtuali saranno generati dall’IA e popolati da personaggi fittizi. Ed è chiaro che vede l’IA generativa come parte integrante di questa visione, con l’obiettivo di rendere open source gran parte della tecnologia IA che Meta svilupperà, anche se al momento Zuckerberg non è pronto a giurare che la sua AGI sarà del tutto un progetto open source.