Otto mesi dopo venne ritrovato il “pomodoro perduto” legato a un esperimento sulla Stazione Spaziale Internazionale. Uno degli astronauti, Frank Rubio, è stato scherzosamente accusato dai colleghi di mangiarlo. Ma la verità alla fine è venuta fuori.

Tutto è iniziato nel marzo di quest’anno, quando i pomodori Red Robin coltivati ​​durante l’esperimento Veg-05 sono stati distribuiti a vari astronauti per il consumo. L’uomo responsabile dell’esperimento e della cura delle piante era Frank Rubio, i cui pomodorini andarono persi prima che potessero essere mangiati. Dopotutto, la perdita di singoli oggetti, soprattutto quelli più piccoli, non è una novità sulla Stazione Spaziale Internazionale. La microgravità ha l'”effetto collaterale” di far fluttuare tutto all’interno del laboratorio orbitante, quindi non è raro che alcuni oggetti finiscano negli spazi più stretti. Spesso trovi oggetti bloccati nelle prese d’aria, ma non è il caso dei pomodori. Rubio ha scherzato dicendo che dedica dalle 18 alle 20 ore del suo tempo libero alla ricerca.

A metà ottobre, un astronauta della NASA ha dichiarato in un’intervista che i pomodori prima o poi appariranno, anche se tra qualche anno. Ha aggiunto che a causa dell’umidità sulla Stazione Spaziale Internazionale, è probabile che venga trovata essiccata o addirittura scambiata per spazzatura e gettata via. Ma non è così, perché, come noto, i colleghi di Mogbeli hanno recentemente affermato che i pomodorini fuggitivi sono stati finalmente recuperati. Purtroppo non ha specificato dove si trovasse sulla Stazione Spaziale Internazionale né in quali condizioni, e non ha mostrato nemmeno un’immagine di questo prezioso ritrovamento. Tuttavia, considerando da quanto tempo questa storia circola tra gli astronauti, non è da escludere che prima o poi emergano anche delle “prove”. Forse verrà consegnato allo stesso Rubio in un’interessante cerimonia sulla Terra.

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