Ebbene sì, Huawei, il gigante tecnologico cinese, è riuscito ad annunciare una collaborazione significativa con SECO, leader nel mercato hightech europeo, nel contesto del progetto OpenHarmony. Questa partnership rappresenta il primo passo di un percorso di collaborazioni mirate a sviluppare un sistema operativo open source europeo, con l’obiettivo di trasformare il modo in cui concepiamo e utilizziamo i dispositivi.

L’Open Source Technology Center (OSTC) di Huawei, situato in Europa, è al centro di questo progetto e continua ad espandere le sue collaborazioni con community, centri di innovazione e aziende. L’obiettivo è integrare sempre più partner locali e internazionali nel progetto OpenHarmony.

L’annuncio è stato fatto durante la partecipazione di Huawei al FOSDEM’21, uno degli eventi open source più grandi in Europa, dedicato alle community e agli sviluppatori open source. Huawei ha condiviso il palco con SECO per sottolineare l’importanza di questa collaborazione nel progetto OpenHarmony, progetto ambizioso che abbraccia i principi di open source, open governance e condivisione.

OpenHarmony è un nuovo modo di concepire i dispositivi, superando i limiti fisici dell’hardware e rivoluzionando il concetto di cosa un sistema operativo può fare. Questa iniziativa è parte di una visione più ampia che mira a semplificare la vita quotidiana degli utenti, offrendo un’esperienza intuitiva e allineata alle esigenze individuali, soprattutto nell’ambito dell’Internet delle Cose (IoT).

Huawei ha ufficialmente annunciato la versione Open Source di HarmonyOS 2.0, distinguendola da HarmonyOS. OpenHarmony è il cuore del nuovo sistema operativo Huawei, distribuibile a tutte le aziende con la possibilità di personalizzarlo secondo le proprie esigenze. Questa iniziativa mira a creare un ecosistema aperto di dispositivi di vario genere, rivoluzionando il mercato dei sistemi operativi.

Con oltre 4,6 milioni di righe di codice sorgente, OpenHarmony 2.0 presenta rami che includono una versione leggera e interconnessa di HarmonyOS, insieme a una versione dual frame compatibile con Android. La roadmap di sviluppo prevede collaborazioni chiave, con SECO come primo partner europeo, per garantire il successo del progetto OpenHarmony nel conquistare i mercati esteri.

Davide Ricci, Direttore del Huawei’s Open Source Technology Centre, ha sottolineato l’importanza dell’apertura, condivisione di esperienze e competenze nel progetto OpenHarmony, evidenziando la collaborazione entusiasmante con SECO e altri partner europei. Davide Catani, CTO di SECO, ha aggiunto che OpenHarmony rappresenta un punto di svolta nell’offrire sicurezza, versatilità e comodità ai clienti europei. Sarà possibile? A noi non ci resta altro che osservare ed aspettare come si svilupperanno gli eventi.